Quelli che elenchiamo sono stati fra i personaggi più importanti che hanno impersonato le maschere cittadine, che hanno ricoperto la carica di Presidente del Comitato o che hanno lasciato una traccia fondamentale non solo sulla manifestazione, ma anche sulla città. Ci limitiamo a quelli più importanti e di più antica memoria:

ERR BOMEN (o BAUMANN)
detto ‘l Meneghin per l’inflessione tedesco-milanese della sua parlata, è passato alla storia come l’inventore del Mercu Scurot. Alsaziano, giunse a Borgosesia nel 1850, per occupare il posto di Capotintore alla neonata Manifattura Lane. Così lo descrive Primo Di Vitto, esperto conoscitore della storia locale: “[…] è gioviale e spensierato, e abita con qualche conterraneo in una casa situata sulla strada che da Sassola scende verso il Sesia. Da buon scapolo prende parte a tutte le feste paesane, soprattutto al Carnevale, dove si fa allegria in costume e si mangia e si beve […]”.

In quel fatidico Mercoledì delle Ceneri del 1854 diede inizio alla tradizione del Mercu Scurot, che oltre a essere la più importante festa cittadina rimane un unicum nell’universo carnevalesco.

CAV. FRANCESCO OTTONE
impersonò la prima Gin nel 1887 ; fu uno dei più grandi personaggi della Borgosesia di ieri. Nato nel 1852, commerciante, politico, promotore dell’ospedale, dell’asilo, della società del Teatro, della società operaia, eccezionale cultore delle tradizioni e del Carnevale. Fu Sindaco dal 1893 al 1902. Morì a 90 anni nel 1942. Di “Cichin Utun” si dirà che per Borgosesia era tutto.

GEOM. BATTISTA MONGINI
impersonò per primo il Peru nel 1887; nato nel 1862, conseguì giovanissimo il diploma di Geometra; Assessore all’istruzione del Comune, certamente uno dei più sensibili poeti dialettali Borgosesiani. La sua prima opera in vernacolo è datata 1887 ed è dedicata alla sua stessa impersonificazione di maschera, infatti è intitolata “La dolorosa storia di Peru Magunella “. Del 1888 è il sonetto “Nelle auspicatissime nozze di Peru Magunella con Gin Fiammàa”.

Tutte le successive composizioni sono ispirate ai temi descrittivi e celebrativi della sua Borgosesia. Morì nel 1893 a soli 31 anni. Se il male non l’avesse stroncato così prematuramente, sarebbe certamente diventato una grande figura della vita pubblica cittadina.

CARLO CONTI
Peru nel 1906, archeologo, grande storico di Borgosesia e del Carnevale, autore della “Cronistoria delle maschere e dei Carnevali di Borgosesia 1804-1939”.

RICCARDO MONTI
Nacque a Borgosesia l’8 Ottobre 1889, e da semplice impiegato della Banca Popolare di Novara pervenne a posizioni di grande responsabilità, diventandone Direttore Generale. Fu uno dei personaggi più importanti della Borgosesia dell’epoca, e fu soprattutto uno spirito poliedrico: animato da grandi interessi umanistici, espresse una produzione poetica di notevole valore. I suoi sonetti e le sue poesie incontrano il Carnevale nel 1912 ed il poeta si cimenta nella poesia vernacolare, firmando tra le altre la “Cansun dal Mercu Scurot” del 1924.

Sua una delle canzoni ancora oggi più note del Carnevale: “Canzone a beneficio dei poveri (la trincea)”. Ma anche la sua produzione in lingua italiana si distingue per freschezza e inventiva, pur rimanendo attinente alle tematiche celebrative del suo Borgo.

Gli interessi culturali del Monti, sempre coltivati, lo portarono a curare il potenziamento della Biblioteca dei Combattenti di Borgosesia e ad occuparsi della Società di Conservazione per le Opere d’Arte e dei Monumenti in Valsesia. Fu il fondatore, con altri eletti amici, della Società Valsesiana di Cultura, diventandone Presidente.

FRANCA G. MATTIOLI
prima donna ad interpretare la Gin nel 1933

GRAZIELLA CONTI FRESCHI
Gin nel 1937, fondatrice del Gruppo folkloristico Città di Borgosesia; vincitrice del premio Zanni.

ALFREDO PIGNATTA
impersonò il Peru per nove volte, e vestì i panni del Re dei Magoni nel 1937, anno del cinquantenario, assieme a Graziella Conti Freschi. Personaggio molto famoso e importante, spirito poliedrico, fu anche compositore, e musicò la “Cansun dal Mercu Scurot” del 1924 (il testo era di R. Monti). Divenne il secondo Sindaco del dopoguerra.

PIETRO e FRANCESCO VIDALE
Borgosesiani autentici, Pietro fu titolare di un orchestra. La sua passione per la musica lo portò a fondare una casa editrice musicale specializzata in repertori bandistici. La sua composizione più nota è “Svilup Demografic” (1930, testo di R. Monti). Francesco invece fu il secondo Peru del dopoguerra, nel 1949.

ENEA GILODI
nato da antichissima famiglia valsesiana, parente del famoso pittore Pier Celestino Gilardi. Svolse la sua attività quale funzionario della Cassa di Risparmio di Vercelli, e fu, per lunghi anni, una delle anime più vive del Carnevale di Borgosesia.

Legato alla sua città, alle sue attività e tradizioni, vi dedicò molto tempo e molta poesia. Suoi i testi delle canzoni Gira vota futt busara (1939), e Cansun dal Mercu Scurot (1946).

ALDO PAGANI
grande personaggio che interpretò il Peru con abilità inconfondibile. Nella vita civile fu un valente artigiano del ferro. Il Comitato, per ricordare la sua figura, ha istituito delle borse di studio che annualmente vengono assegnate ai migliori studenti in Meccanica dell’ IPSIA di Borgosesia.

MARIO CASAGRANDE
personaggio incredibile per amore e dedizione al Carnevale di Borgosesia; ha rivestito i panni del Peru per più di venti anni diventando con la maschera una persona unica. Ancora oggi è il Peru per antonomasia e uno dei personaggi più conosciuti in Italia nel mondo del Carnevale; ha ricevuto alcuni anni fa il premio Zanni.

ALDO GARBACCIO (ALGA)
nato a Borgosesia il 10 Maggio 1915, svolse il mestiere di radiotecnico ed elettrotecnico, collaborando nella sua Borgosesia con l’Ingenier Franco Magni. E’ forse da considerare il più grande poeta vernacolare della nostra Città. A 24 anni iniziò la sua produzione poetica che lo seguirà per tutta la vita. Famose ed apprezzate le sue poesie che giungevano, durante la II Guerra Mondiale, dal fronte occidentale, dall’Africa e dall’India.

Troppo recente per non essere ricordata è l’arcinota “Funtana dal Frascott”, poesia che permise il restauro del monumento in Piazza Mazzini. Alga fu legato alle tradizioni carnevalesche dal seu Borg, che trovano spazio tra i motivi ispiratori della sua opera. Il Carnevale è ricordato con nostalgia durante la guerra, che lo vide combattere, venticinquenne, in Africa: “Mèi Peru e Gin; Mercu Scurot, cilindru e gala, frak e cassù, bei ball dal lùnes cun al risot, chissà fin quand peuss vugvi più! …Ma smia ‘d senti, purtà dal vent, leggi dal Peru al testament!…”.

In seguito, tra anni 70 e 80, la sua produzione di argomento carnevalesco vive il momento più prolifico: due poesie scritte per diventare la canzone del Carnevale, nel 1979 e nel 1980, poi altri componimenti celebrativi come Ciau Peru (scritta per Mario Casagrande) e Carlavè Centenariu, del 1987. La meravigliosa produzione popolare di Alga è raccolta nel volume “Fargaji e Mursei” (Valsesia Editrice, 1989), curato dalla Società Valsesiana di Cultura.

LUIGI GROSSO
detto”Cichinun” per la sua mole imponente, è stato uno dei più grandi personaggi del Carnevale di Borgosesia. Dietro l’aspetto apparentemente burbero celava un animo buono, sensibile e generoso, capace di regalare allegria a tutti. Formava, con il Giullare Benito Pitu, un’incredibile coppia, che ha portato il sorriso a migliaia di persone. Purtroppo è deceduto nel 1978, proprio mentre le manifestazioni carnevalesche erano in corso. Questo straordinario personaggio è stato rievocato da Sergio Canuto nella bella canzone “Carlavèe ricurdand ‘l Luis”, musicata da Renato Longato.

BENITO “PITU” GIANNINI
è ancora vivo in tutti i borgosesiani il ricordo di Benito Pitu, indimenticabile Giullare del Carnevale e uno dei personaggi più conosciuti in tutta la Valsesia. Persona
irripetibile, dalle doti umane straordinarie, ha prestato servizio di volontariato per tutte le più importanti associazioni cittadine, e, vestendo i panni del Giullare, ha divertito bambini ed adulti per 39 Carnevali, lasciando a tutti un ricordo indelebile.

GIOVANNI FRANCO ZANNI
presidente storico del Comitato Carnevale Borgosesia, prematuramente deceduto negli anni ottanta, che con il suo operato ha portato il Carnevale della nostra città ai più alti livelli nazionali, “inventando” eventi e allargando l’ambito di interesse della manifestazione. In sua memoria il Comitato Carnevale ha istituito il premio “Giovanni Franco Zanni: Borgosesia – la meja cità” che annualmente viene assegnato a persone o enti che si sono particolarmente evidenziati per l’amore verso Borgosesia e le sue tradizioni.

Esistono decine di altri personaggi che meriterebbero di essere menzionati in questo elenco, ma non è il caso di dilungarsi, se non per ricordare che il Carnevale di Borgosesia è vissuto e prosperato per l’opera di tanti cittadini che nella vita civile si sono distinti e per il loro lavoro, e per l’amore verso la città, manifestato in tutte le forme possibili.

Gran parte delle persone che emergono nelle cronache cittadine di ogni epoca, che si possono desumere dalle varie pubblicazioni annesse ai presenti scritti e non, hanno vissuto parte della propria vita all’interno o in contatto con il Comitato Carnevale Borgosesia, che ha rappresentato una delle associazioni più attive in tutto il territorio cittadino, ed un’importante realtà del territorio in ambito ricreativo, sociale, culturale.